Nel 2003 la Royal Grass® sviluppò e lanciò un’erba sintetica indistinguibile il più possibile da quella vera, ideale per essere utilizzata in giardini, parchi pubblici, terrazze e altri tipi di progetto.
Alla base dell’alta qualità di Royal Grass® c’erano gli sviluppi tecnologici inerenti alle fibre che venivano già applicati ai prodotti di terza generazione creati per i campi da gioco:
- Prodotti grezzi di alta qualità attentamente selezionati e già utilizzati con successo in altri ambiti.
- Resistenza alla decolorazione e al logoramento generati dai raggi UV.
- Sicurezza: i materiali grezzi non contengono metalli pesanti come zinco e piombo, né sostanze nocive di alcun tipo.
- Morbidezza: fibre su cui anche i calciatori professionisti potrebbero azzardare un attacco in tutta sicurezza.
Nel 2005 la Landscape Solutions sviluppò la fibra con profilo V-Shape in stretta collaborazione col dipartimento di Ricerca e Sviluppo della TenCate. Il profilo V-Shape mantiene le fibre in posizione verticale più a lungo, rendendo l’erba artificiale Royal Grass® adatta a un utilizzo più intensivo rispetto ai prodotti che non fanno uso di questa tecnologia. La forma di queste fibre mima l’erba naturale, principale fonte d’ispirazione per la Landscape Solutions.
I prodotti Royal Grass® vengono sviluppati e prodotti nei Paesi Bassi e le fibre con profilo V-Shape vengono fabbricate dalla TenCate a Genemuiden, sempre nei Paesi Bassi. Royal Grass® sfoggia l’etichetta ‘Powered by Ten Cate’ (‘Offerto da Ten Cate’, ndt.) con grande orgoglio.
COME DETERMINARE LA QUALITÀ DELL’ERBA SINTETICA?
È difficile rispondere a questa domanda perché bisogna tenere conto di numerosi fattori. In generale crediamo che tutti i fornitori nord-europei vantino un alto standard di qualità. Questo significa che le fibre sono resistenti all’uso e resteranno verdi per anni. La ragione principale per cui gli utenti scelgono l’erba sintetica è per dire addio alla manutenzione e godere comunque di un bel prato.
Il colore, la densità e lo spessore del manto erboso differiscono da prodotto a prodotto e da produttore a produttore. Sta a te decidere quale preferisci.
Se parliamo di qualità bisogna tenere presente che i prodotti hanno tutti una cosa in comune: più si utilizzano e più si appiattiscono. La forma delle fibre è cruciale per prevenire i danni causati dall’usura.
Una fibra piatta sarà bella e morbidissima al momento dell’installazione, ma deluderà le aspettative dopo un certo periodo di tempo, quando il tuo prato finto comincerà ad appiattirsi. Royal Grass® ha sviluppato e brevettato una nuova forma, il profilo V-Shape. Questa forma aiuta le fibre a mantenere la loro posizione verticale più a lungo e conferisce loro un aspetto davvero realistico. Il prato sarà inoltre bello e piacevole da toccare.
FIBRE FIBRILLATE O MONOFILAMENTO
Le fibre di erba artificiale sono di due tipi: fibrillate o monofilamento. Nella produzione del tipo fibrillato la plastica viene pressata attraverso dei fori. Il risultato è una pellicola simile a quella delle videocassette. Il materiale viene poi intaccato. Quando la pellicola viene tirata nel senso della larghezza rivela una struttura a nido d’ape. La pellicola così ‘aperta’ viene poi fatta vorticare fino a ottenere una fibra arrotondata e molto solida. Il lato negativo di questo tipo di fibra è che non ha un aspetto naturale. Col tempo però le tacche si separano ulteriormente e il prodotto acquista un aspetto più realistico. Questo tipo di fibra è generalmente più economico e quindi utilizzato moltissimo per rivestire campi sportivi e parchi giochi pubblici.
L’erba sintetica Royal Grass®, invece, è del tipo a monofilamento. Le fibre vengono pressate attraverso un foro ma il risultato è una fibra pronta, simile a uno spaghetto. Fibre multiple vengono poi unite a spirale. Le fibre monofilamento hanno generalmente un aspetto più naturale. Il grado di flessibilità, morbidezza e resistenza all’usura dipende dalle proporzioni (dTex), dalla forma (profilo V-Shape e Tecnologia MiNT) e dai materiali grezzi utilizzati.
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COSA VUOL DIRE DTEX?
DTex è un valore dato dal rapporto lunghezza/massa e si misura moltiplicando il peso di una fibra di 10.000 metri di lunghezza per 10.000. Se il valore dTex è di 10.000, ad esempio, significa che una fibra lunga 10.000 metri pesa 1 kg. Anche lo spessore delle fibre è importante. Più spessa è la fibra, più a lungo manterrà la posizione verticale. Nell’erba artificiale Royal Grass® il profilo V-Shape aiuta lo spessore a mantenere la fibra sollevata.
Il peso totale delle fibre al metro quadro in relazione alla loro altezza fornisce anch’esso un’indicazione sulla qualità del prodotto. Proprio come un tappeto, più densa è la trama e più il prodotto resiste all’usura e al tempo. Nota: questo può avere un impatto negativo sulla funzione ornamentale/decorativa o sull’aspetto realistico, perché una trama densa non garantisce necessariamente un effetto più naturale. Il rapporto consigliato tra il peso della fibra naturale al metro quadro e la lunghezza della fibra artificiale in un prodotto con fibra crespa di supporto varia tra i 45 e i 60 grammi per ogni millimetro di lunghezza.
IL SUBSTRATO DELL’ERBA ARTIFICIALE
Il substrato è costituito da tessuto intrecciato solitamente in polipropilene. Questo materiale può essere rinforzato con fili intrecciati o con strati aggiuntivi. La Royal Grass® utilizza generalmente un doppio substrato, affinché le fibre siano fissate a dovere. Un buon substrato è essenziale per la stabilità del manto. Il substrato deve essere resistente a vari tipi di condizione atmosferica. Tra queste, pioggia, calore e ghiaccio. Se il fondo viene preparato accuratamente l’erba sintetica durerà più a lungo.
Per assicurare le fibre artificiali al substrato, quest’ultimo viene cosparso di una mistura liquida. La mistura utilizzata varia a seconda del fabbricante, ma è solitamente composta da lattice. Il lattice è un prodotto ecologico. Viene infatti creato nel rispetto della natura e il suo uso è totalmente sicuro per l’ambiente. Non utilizziamo mai misture in poliuretano. Quest’ultimo, infatti, è un prodotto chimico che comporta molti più rischi in fase di produzione.